Presentato ad Alba e Ovada il docufilm Rèis-Raìz (Fotogallery Bruno Murialdo)

Presentato in un Teatro Sociale tutto esaurito il docufilm Rèis-Raìz dei registi Daniele Ferrero e Francesca Nota.

La serata si è aperta con la proiezione di un filmato emozionale del regista Max Chicco che immortala la bellezza di Langhe, Roero e Monferrato visti dall’alto.

Il direttore della Fondazione Radici Marcello Pasquero e il presidente Claudio Rosso hanno presentato gli organi che compongono la Fondazione dal collegio dei Fondatori: Aca Associazione Commercianti Albesi, Ascom Bra, Associazione dei paesaggi vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato Atl Langhe, Monferrato, Roero Confartigianato Cuneo, Confindustria Cuneo, Diocesi di Alba, Egea Spa, Enoteca Regionale di Ovada e del Monferrato, Ente Fiera di Alba, Famija Albèisa, Fondazione Piera, Pietro e Giovanni Ferrero, Miroglio Spa, Piemonte Land of Wine, Radio Alba.

Il Consiglio di Amministrazione composto da: Claudio Rosso (presidente); Gian Franco Comaschi (vicepresidente); Giuliana Cirio, Marco Scuderi, Luigi Cabutto, Mauro Davico e Silvano Stella (consiglieri)

Il Comitato Scientifico: Piercarlo Grimaldi (Presidente), Patrizia Sandretto Re Rebaudengo (Vicepresidente), Andrea Desana, Massimo Martinelli, Mauro Carbone, Roberto Cavallo, Marco Devecchi, Luca Garavaglia.

Il Collegio dei Revisori dei Conti: Roberto Berzia, Mariella Scarzello, Giampaolo Morra

E i Soci partecipanti: Ceretto Aziende Vitivinicole, Poderi Colla, Uniart, -Azienda agricola Brezza Giacomo e Figli dal 1885, Poderi e Cantine Oddero, Sebaste- Golosità dal 1885.

Il presidente Claudio Rosso ha approfondito i vari progetti portati avanti nel 2021 dalla Fondazione, dalla raccolta di interviste inedite (più di 100 per 75 personaggi intervistati e oltre 300 ore di video raccolti), alla creazione del grande archivio digitale della memoria che sarà lanciato sul sito della Fondazione Radici nei prossimi mesi, fino all’acquisto di uno scanner digitale planetario che consentirà di digitalizzare e catalogare volumi di ogni tipo.

Dopo Rosso è intervenuto il direttore dell’associazione per il patrimonio dei paesaggi vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato Roberto Cerrato. Socio fondatore di Radici, l’associazione che tutela il territorio patrimonio Unesco ha ottenuto il massimo punteggio in un bando ministeriale a cui ha partecipato proprio con Radici sancendo una collaborazione salda e duratura. I dettagli del bando saranno resi noti a gennaio. A Cerrato è andato il ringraziamento del direttore di Radici Pasquero per il grande lavoro svolto e i complimenti per la nomina a presidente dell’Istituto italiano per la tutela e salvaguardia del paesaggio culturale vitivinicolo.

Pasquero ha poi ricordato il ruolo avuto dalla Famija Albeisa e dalla Fondazione Crc per la nascita di Radici, in modo particolare dal presidente Giandomenico Genta a cui è stato tributato un lungo applauso. Un’attenzione che prosegue da parte della Fondazione Crc e che è stata confermata dal vicepresidente Francesco Cappello.

Proprio per ricordare la serata del 13 settembre 2019 quando a Cuneo, nella sede di via Roma della Crc, venne presentato il lavoro di Rosso, Murialdo e Pasquero da cui poi è originata la Fondazione Radici, è stato proiettato il video di Giacomo Oddero che racconta un episodio realmente avvenuto e significativo della crescita delle Langhe, dalla Malora al benessere attuale.

Molto applaudito dagli oltre 300 presenti in sala, il video ha chiuso la fase di presentazione della Fondazione Radici e ha aperto alla seconda parte della serata, dedicata alla migrazione piemontese verso il resto del Mondo e in modo particolare verso l’Argentina.

Lo storico Giancarlo Libert ha introdotto al tema della migrazione verso il paese sudamericano, diventato casa per oltre 800 mila piemontesi, raccontando le storie, a volte fortunate, a volte meno, dei nostri corregionali in terra d’Argentina. Libert ha sottolineato il ruolo di Orsola Appendino nel mantenere saldo il legame tra il Piemonte e le comunità piemontesi in Argentina.

Dopo l’appassionata relazione di Libert è stata la volta di Bruno Murialdo, fotografo, parte del primo nucleo da cui ha preso vita Radici, ma anche un migrante egli stesso, da bambino, verso il Cile con la propria famiglia. Nel Sudamerica Murialdo è tornato poi anni dopo con Donato Bosca a cui è stato tributato un lungo applauso, in Argentina, proprio nelle comunità piemontesi.

L’ultimo intervento è stato quello del sindaco di Monticello d’Alba Silvio Artusio Comba perché da Monticello e dal saldo gemellaggio con Sastre Y Ortiz ha preso origine il viaggio della Cricca dij Mes-cià nella Pampa.

Spazio poi alla musica con l’esecuzione di tre brani “Andoma a bagné l’ort”, “Migrant Piemonteis” e “La Pampa Gringa” che hanno scaldato il pubblico, da parte della Cricca dij Mes-cià, preludio alla consegna di una targa da parte del presidente Rosso e del direttore Pasquero per l’impegno del gruppo nella riscoperta delle radici del nostro territorio.

Fondazione Radici donerà 500 euro al gruppo musicale per favorire il prossimo viaggio e il prossimo docufilm nelle comunità piemontesi d’Argentina che sono oltre un centinaio. Contributo che farà il paio con quanto raccolto come donazione dalla Cricca durante le serate di Ovada (15 dicembre) e Alba.

Dopo la consegna della targa: il momento più atteso con la proiezione del docufilm Rèis-Raìz, cinquanta minuti di immagini realizzate e montate dai registi Daniele Ferrero e Francesca Nota.

La conclusione del docufilm è stata salutata da un lunghissimo applauso, prima del saluto del direttore Marcello Pasquero e dell’augurio di buon Natale a tutti i presenti che hanno potuto, all’uscita, gustare i deliziosi cioccolatini offerti dall’azienda Galup.

Il presidente della Fondazione Radici Claudio Rosso commenta a margine della serata: «Fondazione Radici si è presentata ai pubblici di Ovada e Alba con due serate emozionanti e ricche di contenuto. Quella dei migranti piemontesi, 2,5 milioni di nostri corregionali, che vivono fuori dall’Italia è una radice importante di Langhe, Roero e Monferrato e siamo contenti di averle dato spazio, grazie al gruppo “La Cricca dij Mes-cià” con cui è nata una collaborazione che durerà nel tempo».

Il direttore Marcello Pasquero aggiunge: «Oltre 400 persone hanno partecipato alle due serate di Ovada e Alba, nonostante le feste imminenti e il periodo non favorevole dal punto di vista dei contagi, segno della grande attenzione che c’è intorno alla Fondazione Radici. Le due serate sono servite anche a fare il punto sull’attività della Fondazione, dalle oltre 100 interviste raccolte, ai docufilm “Un passo alla volta” con Confindustria Cuneo e “La Banda degli Asini” col comune di Alba, fino al grande archivio digitale della memoria e all’acquisto di un nuovo e performante scanner digitale planetario, grazie al sostegno dell’Associazione delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte. Il 2022 di Radici ripartirà da qui e sarà un anno ricco di progetti».

Si ringrazia per il sostegno all’attività della Fondazione Radici alla Regione Piemonte, ai comuni di Alba e Ovada, alla Fondazione Crc, all’associazione delle Fondazioni di Origine Bancaria del Piemonte, a Banca d’Alba e Mercatò.

 

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