Filosofia

Come nasce la Fondazione?

 

Dalla Malora all’Unesco. È questo il titolo di un progetto che rappresenta il sogno comune di un giornalista, di un fotografo e di un editore innamorati della loro terra e desiderosi di raccogliere e tramandare quel patrimonio di cultura, di usanze e sapere che ha contribuito a renderla unica al mondo.

 

Un sogno che ha iniziato a realizzarsi poco più di due anni fa dall’incontro di quei tre personaggi: l’editore Claudio Rosso, artefice del rilancio di Radio Alba, il fotografo de La Stampa e Repubblica Bruno Murialdo e il giornalista di Gazzetta d’Alba e Radio Alba Marcello Pasquero.

 

Il modello era l’opera meritoria di personaggi come Donato Bosca, Walter Accigliaro, Renato Vai e altri che da decenni raccontano la storia delle Langhe, ma anche la meravigliosa rivista Roero terra ritrovata, senza dimenticare i Granai della memoria voluti da Slow Food.

 

L’ambizione era proseguire nel lavoro di questi custodi della memoria mettendo a disposizione tutta la professionalità. Abbiamo creato una piccola e affiatata troupe in cui, ad affiancarci, abbiamo voluto un cameraman professionista: Daniele Ferrero. In questo modo è stato possibile registrare audio e video delle interviste. Bruno Murialdo si è occupato di scattare per ogni personaggio centinaia di foto. A Marcello Pasquero il compito sbobinare e catalogare tutto il materiale raccolto.

 

In questo modo per ogni intervistato è stato possibile archiviare almeno due ore di racconti completi di audio, video in 4k e testo, già pronti ad essere consultati e utilizzati per realizzare materiale audiovisivo, ma anche per tesi o ricerche scolastiche.

 

 

La nuova fase

 

Importante è stato il sostegno di Famija Albeisa, con il prezioso aiuto di Gigi Cabutto e della Fondazione Crc che con un contributo di 15 mila euro ha permesso parte del lavoro.

 

A inizio 2019 ci siamo chiesti come dare gambe per camminare da solo al nostro sogno. Abbiamo convocato un incontro cui hanno risposto l’Ente Turismo Langhe, Roero e Monferrato, l’Ente Fiera internazionale del tartufo, il Consorzio di tutela del Barolo e Barbaresco, l’Associazione Commercianti Albesi, i Vignaioli Piemontesi, l’Enoteca Cavour di Grinzane, ma anche aziende come Egea.

 

Il presidente dell’Ente Turismo Luigi Barbero ha lanciato l’idea di costituire una Fondazione per le memorie di Langhe, Roero e Monferrato, accolta di buon grado da tutti gli attori intervenuti. Pronta anche la sede, di grande prestigio, nel castello di Grinzane Cavour.

 

Da sottolineare l’intuizione dell’Amministratore delegato di Egea, PierPaolo Carini, che ha invitato a non limitarsi alla raccolta delle memorie, ma a fare in modo che le testimonianze potessero diventare materiale da cui prendere esempio e ispirazione giovani imprenditori e produttori.

 

Dalla raccolta e dallo sviluppo delle idee è nata la “Fondazione Radici, per le memorie di Langhe, Roero e Monferrato”, costituita il 12 febbraio 2020 nello studio del notaio Lucia Cotto di Alba.

 

Si tratta una fondazione unica nel suo genere in Italia, con un comitato scientifico di altissimo profilo, in cui gran parte delle interviste realizzate sarà messo a disposizione di studenti, ma anche di giornalisti e studiosi da ogni parte del mondo.

 

Parallela sarà l’attività di catalogazione e digitalizzazione del materiale già raccolto nel corso degli ultimi decenni, materiale che rischia di andare disperso per sempre e che ora avrà finalmente una casa e dei custodi.