L’Associazione delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte sostiene la Fondazione Radici

L’ASSOCIAZIONE DELLE FONDAZIONI DI ORIGINE BANCARIA DEL PIEMONTE SOSTIENE LA FONDAZIONE RADICI

L’Associazione delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte sostiene la Fondazione Radici, la prima in Piemonte a occuparsi espressamente della tutela, della salvaguardia e della valorizzazione della memoria del territorio.

Un impegno che parte dalle Langhe, dal Roero e dal Monferrato – quindi dalle province di Cuneo, Asti e Alessandria – con la volontà di arrivare a operare in tutta la regione.

Tre sono i principali filoni di attività: la raccolta di materiale inedito come interviste e testimonianze per la pubblicazione di libri, film e biografie: finora sono state realizzate oltre 70 interviste a 52 personalità del territorio, per oltre 200 ore di registrazioni video e audio. E ancora: la digitalizzazione del materiale già acquisito da decine di antropologi locali e, infine, la catalogazione e archiviazione digitale e fisica di quanto raccolto, per metterlo a disposizione di studenti, insegnanti, storici, giornalisti, studiosi.

“L’Associazione delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte sostiene la Fondazione Radici, perché si impegna per conservare la memoria collettiva, anche ‘attivando’ le persone e le comunità attraverso il recupero delle loro storie e dei loro ricordi – afferma il Presidente della Fondazione CRT e dell’Associazione delle FOB del Piemonte Giovanni Quaglia –. È tempo di condividere, soprattutto con i giovani, il sapere e l’esperienza che derivano dal passato per riprogettare il futuro: un patrimonio comune in cui si ritrovano i valori, le radici appunto, che rendono unico e prezioso il tessuto di un territorio. Perché, parafrasando Gustav Mahler, recuperare la tradizione non consiste nel conservare le ceneri, ma nel mantenere vivo il fuoco”.

Il presidente della Fondazione Radici, Claudio Rosso esprime il proprio ringraziamento nei confronti dell’associazione delle Fondazioni di origine bancaria piemontesi: “Questo contributo rappresenta un segnale importante perché riconosce il valore degli obiettivi della Fondazione Radici che inizia ad essere compresa e sostenuta. Non può esserci futuro se non si tutelano e valorizzano le memorie del territorio. A questo primo, importante, passo auspichiamo che ne seguano altri affinché si possano realizzare gli ambiziosi progetti che ci siamo prefissati”

Il direttore della Fondazione Radici Marcello Pasquero spiega come la Fondazione intenda utilizzare questi primi 30 mila euro di contributo: «Con il sostegno dell’associazione delle Fondazioni di origine bancaria piemontesi sarà possibile acquistare computer, fotocopiatrici, uno scanner di alta qualità per la digitalizzazione dei documenti e dare così avvio all’imponente lavoro di realizzazione dell’archivio digitale della memoria, tra le principali finalità della Fondazione Radici. Ringrazio il presidente Giovanni Quaglia e tutti i presidenti delle fondazioni piemontesi per aver compreso e sostenuto l’importanza della salvaguardia delle memorie».