“Tradizione non è culto delle ceneri ma custodia del fuoco” (cit. Gustav Mahler)
Costituita nello studio del notaio Lucia Cotto, ad Alba, la “Fondazione Radici, per le memorie di Langhe, Roero e Monferrato”, è la prima nel suo genere in Piemonte. 15 i soci fondatori, in rappresentanza delle varie anime del territorio di riferimento. Si parte dai promotori Radio Alba, passando dalla Famija Albeisa e dall’associazione dei Paesaggi vitivinicoli di Langhe, Monferrato e Roero, senza dimenticare l’industria, il vino, il commercio, l’artigianato e la presenza autorevole della Diocesi di Alba che ha subito sposato il progetto. Claudio Rosso, editore di Radio Alba, è stato eletto all’unanimità primo presidente della Fondazione che, in attesa della conferenza stampa ufficiale, tra aprile e maggio, si presenta alla popolazione e apre all’ingresso dei soci partecipanti e sostenitori.
Il 12 febbraio 2020 nello studio del notaio Lucia Cotto ad Alba si è scritta un’importante pagina di storia per la cultura di Langhe, Roero e Monferrato con la nascita della “Fondazione Radici, per le memorie di Langhe, Roero e Monferrato”. 13 i soci fondatori presenti in rigoroso ordine alfabetico: Aca Associazione Commercianti Albesi, Ascom Bra, Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe Roero e Monferrato, Ente turismo Langhe, Monferrato Roero, Confindustria Cuneo, Diocesi di Alba, Egea Spa, Enoteca Regionale di Ovada e del Monferrato, Ente Fiera del Tartufo bianco d’Alba, Famija Albèisa, Fondazione Piera, Pietro e Giovanni Ferrero, Piemonte Land of Perfection e Radio Alba.
Al nucleo iniziale si sono aggiunti due nuovi attori di particolare prestigio: la società Miroglio Spa e Confartigianato Cuneo.
Il primo “Collegio dei soci fondatori”, l’organo che avrà potere decisionale e d’indirizzo per la Fondazione ha eletto all’unanimità Claudio Rosso presidente, nominando un Consiglio di amministrazione di altissimo livello che vede al fianco di Rosso il presidente dell’Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe Roero e Monferrato Gian Franco Comaschi, nel ruolo di vice. Giuliana Cirio, direttore di Confindustria Cuneo, Marco Scuderi, funzionario Aca e vicepresidente dell’Ente Fiera, Luigi Cabutto, direttore del giornale “Le nostre Tor” di Famija Albeisa e Silvano Stella consigliere dell’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero, completano il Cda. Marcello Pasquero, tra i promotori della Fondazione con Claudio Rosso e Bruno Murialdo, è stato nominato direttore. L’ultimo posto nel consiglio sarà espresso dalla Regione Piemonte. I revisori dei conti sono Roberto Berzia, Mariella Scarzello e Giampaolo Morra.
Nella Fondazione sono così rappresentate molte anime per un territorio variegato e capace di affrancarsi dalla “malora” Fenogliana grazie a uno straordinario lavoro di squadra, fatto delle storie di centinaia di personaggi che hanno saputo esportare l’unicità di Langhe, Roero e Monferrato nel Mondo.
Si va dal mondo della comunicazione con la storica Radio Alba, tra le prime radio libere d’Italia e dalla Famija Albeisa, una delle poche associazioni a potersi fregiare del titolo di Ente Morale, all’industria con Confindustria Cuneo e con le tre aziende più importanti del territorio: Ferrero, con la sua Fondazione, Miroglio ed Egea. Il mondo dei commercianti è rappresentato da Aca e Ascom, quello degli artigiani da Confartigianato Cuneo. La Diocesi di Alba porta in dote il suo straordinario patrimonio archivistico e storico. L’Ente Turismo Langhe, Monferrato, Roero e l’Ente Fiera del tartufo bianco d’Alba aggiungono alla fondazione una visione vincente che ha saputo attrarre milioni di turisti sul territorio. Piemonte Land of Perfection raggruppa i consorzi di un mondo, quello del vino, da cui è partito il lavoro di ricerca che ha portato alla nascita della Fondazione. Mondo da cui arriva l’Enoteca di Ovada e del Monferrato.
Ai soci fondatori si affiancheranno i soci partecipanti. E’ possibile presentare la propria richiesta di adesione scrivendo alla mail info@fondazioneradici.it
Il presidente Claudio Rosso dichiara: «Sono molto fiero che l’iniziale intuizione di dare vita ad un progetto culturale in grado di riconnetterci con la nostra storia e le nostre radici abbia trovato ampio consenso e si sia strutturato nella forma giuridica di una Fondazione. L’area collinare del Piemonte meridionale ha risorse umane ed imprenditoriali veramente importanti che meritano di essere messe in luce per farci avere coscienza del presente e permetterci uno sguardo nuovo nel contesto globale in cui viviamo. Avviare nuovi lavori, rubricare quel tanto che già esiste, digitalizzare il possibile è quanto ci apprestiamo a fare con l’aiuto di soggetti di grande spessore della nostra zona. L’emergenza sanitaria che stiamo vivendo rallenterà il nostro avvio, ma nel medio periodo sarà ancora più importante sviluppare la nostra idea. Siamo pronti ad essere un punto di riferimento da cui attingere idee, energie, volontà e coscienza di quella storia che ci ha portati dalla “malora” fenogliana ad essere insigniti della tutela Unesco».
Si ringrazia per le immagini Bruno Murialdo
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